Un itinerario tra natura primordiale, soste per il bagno e paesaggi che raccontano la nascita del mondo
Ogni isola ha un’anima, ma Vulcano ne ha addirittura due: una fatta di fuoco, l’altra di mare.
Circumnavigarla a bordo di Eoliana è un viaggio tra i segreti della terra e i suoi abissi, tra il respiro del cratere e l'abbraccio liquido delle baie più remote.
Il tour può partire da Lipari o da Vulcano, a seconda della vostra preferenza o del luogo in cui soggiornate. Ogni itinerario è privato, personalizzabile, e segue il ritmo del mare e dei vostri desideri.
La nostra esplorazione inizia con una sosta a Cala Formaggio o Cala Minico, due insenature raccolte e silenziose, dove il mare si insinua tra le rocce e la vegetazione selvaggia si riflette sull’acqua trasparente.
Qui il tempo sembra sospeso, e la natura si offre senza filtri, sovrana e intatta.
Poi si naviga verso uno dei luoghi più iconici di Vulcano: le Piscine di Venere. Piccoli specchi d’acqua turchese incastonati nella pietra, dove la luce danza sulla superficie e il fondale si tinge d’argento. Poco distante, la Grotta del Cavallo ci accoglie con la sua imponenza: un varco profondo e misterioso, scolpito dal mare e dal vento. La costa qui diventa un libro aperto sulla geologia delle Eolie: archi naturali, stratificazioni laviche, falesie e promontori che raccontano millenni di fuoco e metamorfosi.
Quando le Piscine di Venere sono affollate, preferiamo non sostare troppo a lungo: ci guida la consapevolezza che l’essenza dell’isola si rivela soprattutto nei suoi angoli più nascosti. Come Grotta Abate, selvaggia e remota, dove il silenzio è interrotto solo dal respiro lento del mare. Da qui la rotta ci porta verso il sud dell’isola, fino al Faro di Gelso, solitario e candido, che veglia su un tratto di costa incontaminata, incorniciato dal verde del piccolo villaggio e dall’azzurro del mare.
Per chi desidera pranzare a terra, questo è il momento perfetto: la spiaggia ospita due ristoranti semplici ma autentici, Da Pina e La Spiaggia dell’Asino, dove il tempo rallenta e il gusto si fa ricordo.
Riprendendo la navigazione, ci lasciamo alle spalle il faro e proseguiamo lungo la costa orientale. È un tratto meno conosciuto, ma di struggente bellezza: pareti nere e selvagge, insenature nascoste come Cannitello, e poi la suggestiva Statua della Sirenetta, sospesa tra cielo e mare poco sotto il cratere attivo de La Fossa. Qui, dove la terra respira ancora, le fumarole sottomarine danno vita a un piccolo prodigio: l’acqua borbotta, si fa calda, profuma di zolfo e regala una sensazione primordiale, come se l’isola stesse parlando direttamente alla pelle.
Infine, Vulcanello. La più giovane delle figlie del vulcano ci accoglie con forme più morbide, paesaggi levigati e sabbie scure. La navigazione si fa più lenta, quasi a voler prolungare l’incanto. Il gozzo sfila tra tratti dolcissimi di costa, chiudendo il periplo dell’isola e riportandoci dolcemente al punto di partenza – con negli occhi una luce diversa, e nel cuore il segreto selvaggio dell’isola che arde.
A bordo, l’esperienza è accompagnata da un aperitivo leggero, acqua fresca e frutta di stagione. E, soprattutto, da quella sensazione di essere ospiti privilegiati in un angolo di mondo che continua a raccontare storie antiche, tra le onde e la lava.
Circumnavigarla a bordo di Eoliana è un viaggio tra i segreti della terra e i suoi abissi, tra il respiro del cratere e l'abbraccio liquido delle baie più remote.
Il tour può partire da Lipari o da Vulcano, a seconda della vostra preferenza o del luogo in cui soggiornate. Ogni itinerario è privato, personalizzabile, e segue il ritmo del mare e dei vostri desideri.
La nostra esplorazione inizia con una sosta a Cala Formaggio o Cala Minico, due insenature raccolte e silenziose, dove il mare si insinua tra le rocce e la vegetazione selvaggia si riflette sull’acqua trasparente.
Qui il tempo sembra sospeso, e la natura si offre senza filtri, sovrana e intatta.
Poi si naviga verso uno dei luoghi più iconici di Vulcano: le Piscine di Venere. Piccoli specchi d’acqua turchese incastonati nella pietra, dove la luce danza sulla superficie e il fondale si tinge d’argento. Poco distante, la Grotta del Cavallo ci accoglie con la sua imponenza: un varco profondo e misterioso, scolpito dal mare e dal vento. La costa qui diventa un libro aperto sulla geologia delle Eolie: archi naturali, stratificazioni laviche, falesie e promontori che raccontano millenni di fuoco e metamorfosi.
Quando le Piscine di Venere sono affollate, preferiamo non sostare troppo a lungo: ci guida la consapevolezza che l’essenza dell’isola si rivela soprattutto nei suoi angoli più nascosti. Come Grotta Abate, selvaggia e remota, dove il silenzio è interrotto solo dal respiro lento del mare. Da qui la rotta ci porta verso il sud dell’isola, fino al Faro di Gelso, solitario e candido, che veglia su un tratto di costa incontaminata, incorniciato dal verde del piccolo villaggio e dall’azzurro del mare.
Per chi desidera pranzare a terra, questo è il momento perfetto: la spiaggia ospita due ristoranti semplici ma autentici, Da Pina e La Spiaggia dell’Asino, dove il tempo rallenta e il gusto si fa ricordo.
Riprendendo la navigazione, ci lasciamo alle spalle il faro e proseguiamo lungo la costa orientale. È un tratto meno conosciuto, ma di struggente bellezza: pareti nere e selvagge, insenature nascoste come Cannitello, e poi la suggestiva Statua della Sirenetta, sospesa tra cielo e mare poco sotto il cratere attivo de La Fossa. Qui, dove la terra respira ancora, le fumarole sottomarine danno vita a un piccolo prodigio: l’acqua borbotta, si fa calda, profuma di zolfo e regala una sensazione primordiale, come se l’isola stesse parlando direttamente alla pelle.
Infine, Vulcanello. La più giovane delle figlie del vulcano ci accoglie con forme più morbide, paesaggi levigati e sabbie scure. La navigazione si fa più lenta, quasi a voler prolungare l’incanto. Il gozzo sfila tra tratti dolcissimi di costa, chiudendo il periplo dell’isola e riportandoci dolcemente al punto di partenza – con negli occhi una luce diversa, e nel cuore il segreto selvaggio dell’isola che arde.
A bordo, l’esperienza è accompagnata da un aperitivo leggero, acqua fresca e frutta di stagione. E, soprattutto, da quella sensazione di essere ospiti privilegiati in un angolo di mondo che continua a raccontare storie antiche, tra le onde e la lava.
Domande frequenti
- Quanto dura il tour di Vulcano?
- Da dove si parte?
- Sono previste soste per il bagno?
- È possibile pranzare durante il tour?